Comunicazione ambientale

A livello internazionale si è parlato per la prima volta di diritto all’informazione ambientale con la Convenzione di Aarhus nel 1998. Per comunicazione ambientale si intende l’insieme delle strategie di comunicazione promosse da enti, aziende ed organizzazioni per informare sull’impatto ambientale delle proprie azioni. 

Comunicazione ambientale: quando è obbligatoria?

Con la Convenzione di Aarhus nel 1998, l’Unione Europea e L’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) hanno stabilito che, per garantire la democrazia ambientale, i governi devono:

  • garantire ai cittadini l’accesso alle informazioni ambientali;
  • favorire la partecipazione dei cittadini alle attività decisionali che possono avere effetti sull’ambiente;
  • estendere le condizioni per l’accesso alla giustizia.

Secondo i principi stabiliti con la Convenzione di Aarhus, in casi particolari le organizzazioni sono tenute a divulgare informazioni in merito alle proprie prestazioni ambientali, come chi ha aderito all’EMAS10 (Environmental Management and Audit Scheme), il sistema comunitario per la valutazione ed il miglioramento dell’efficienza ambientale; o chi svolge attività industriali che hanno un impatto ambientale importante (inceneritori, acciaierie, rigassificatori, ecc.) e sono soggette alle procedure di VIA(valutazione dell’impatto ambientale), VAS (valutazione ambientale strategica), e/o AIA (autorizzazione integrata ambientale).

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